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“Vaccino antinfluenzale anche per i bimbi sani”, i consigli degli esperti

 Ieri, nell’intervista al dottor Renato Cutrera, direttore di Broncopneumologia del Bambin Gesù, abbiamo appreso che fare il vaccino antinfluenzale è sempre una buona idea, an...

 Ieri, nell’intervista al dottor Renato Cutrera, direttore di Broncopneumologia del Bambin Gesù, abbiamo appreso che fare il vaccino antinfluenzale è sempre una buona idea, anche nei bambini sani. Ce lo conferma la pediatra Patrizia Di Tonno, che però lo consiglia solo fino a 6 anni: “Dopo questa fascia d’età va bene solo per i bambini a rischio”. Nell’intervista alla responsabile del SISP AREA SUD, dottoressa Giuseppina Turco, spieghiamo tutti i vantaggi e i rari effetti collaterali (non gravi) di questa vaccinazione non obbligatoria. di Gaetano Gorgoni Sta per cominciare la scuola e l’asilo: i bambini, che vivono una buona parte della giornata in gruppo, si trasmettono infezioni tra di loro. Per i genitori che lavorano è un vero inferno, soprattutto quando arriva l’influenza, che può costringere bimbi molto piccoli a casa. Il guaio è che molti genitori con lavori precari non possono permettersi assenze e, dunque, diventa importante la prevenzione di lunghe influenze. Quest’anno, a ottobre, arriverà in tutte le Asl il nuovo vaccino e molti pediatri consigliano di farlo a tutti i piccoli sotto una certa fascia d’età, anche a quelli sani. “Io consiglio il vaccino antinfluenzale a tutti i bambini sotto i sei anni - puntualizza al telefono la pediatra Patrizia Di Tonno - Dopo questa fascia d’età, l’immunità viene raggiunta. Vaccinare un bambino dopo i sei anni non ha molto senso, se si tratta di un soggetto sano. I piccoli, che sono sotto i sei anni, sono considerati fisiologicamente immunodepressi: dovrebbero fare il vaccino antinfluenzale, anche perché non c’è alcun rischio. Questo tipo di vaccino viene somministrato dal pediatra in ambiente protetto è sicuro. Il pediatra sceglie di somministrare il vaccino che ritiene più idoneo: ripeto, sotto i sei anni è fortemente raccomandato. Sotto questa fascia d’età io consiglio il vaccino antinfluenzale anche al bambino che non si ammala, perché il piccolo paziente sano può essere colpito da un’influenza stagionale molto grave, che può fare danni seri”. Dunque alcuni pediatri consigliano a prescindere il vaccino, anche se non obbligatorio per i soggetti sani.  INTERVISTA A GIUSEPPINA TURCO, RESPONSABILE SERVIZIO IGIENE E SANITÀ PUBBLICA AREA SUD SALENTO Dottoressa, stanno per cambiare le temperature in tutta italia: quando arriva il freddo, è consigliabile il vaccino antinfluenzale su tutti piccoli in età prescolare o consiglia di limitarlo agli anziani e ai piccoli a rischio?  “La novità di quest’anno e che si guarda alla fascia dei bambini, anche in età prescolare, per fornire gratuitamente il vaccino antinfluenzale. Naturalmente non è una novità che per le fasce deboli il Sistema sanitario nazionale abbia previsto la gratuità pure di questo tipo di vaccino”.  Attualmente i vaccini antinfluenzali sono gratuiti per tutti i bambini, compresi quelli sani?  “In teoria sono sempre gratuiti, ma per averli gratis, senza rivolgersi a una farmacia, deve essere il pediatra a richiederli. L’Asl organizza una campagna vaccinale antinfluenza ogni anno e prevede la somministrazione gratuita anche per i bambini a rischio o in determinate condizioni di fragilità di salute. I bambini a rischio rientrano nella famosa circolare del ministero per cui è prevista la gratuità”.  A partire da quale età si possono fare i vaccini antinfluenzali? “A partire dai 6 mesi. Per i piccoli sotto i sei mesi spero che siano responsabili i genitori nel vaccinarsi prima di avere un figlio”.  Ieri abbiamo parlato delle malattie respiratorie ricorrenti e un noto broncopneumologo del Bambin Gesù ci ha spiegato che è normale avere almeno 6 infezioni delle vie respiratorie l’anno nei piccoli entro gli 8-10 anni, ma che sarebbe meglio vaccinare tutti i bambini... “Se si ammalano spesso, se hanno delle patologie che predispongono, il pediatra li prescrive e noi li facciamo gratis. Comunque, il vaccino è un mezzo di protezione e si può fare a tutti. La scienza ha aperto alla possibilità di fare questi vaccini in età pediatrica: un genitore può anche decidere di farlo direttamente acquistandolo in farmacia. Il pediatra può decidere di somministrarli sempre nella fascia d’età più critica. Oggi lo somministriamo gratuitamente ai bambini a rischio, secondo le linee guida del Ministero della Salute: il pediatra può stabilire o meno se si tratta di un piccolo a rischio”.  Ci sono ancora tanti genitori che non si fidano dei vaccini. Lei come li rassicura? “Il Ministero non distribuirebbe mai dei vaccini gratuiti pericolosi. I vaccini antinfluenzali sono sicurissimi ed evitano tanti problemi a chi è più fragile”.  Quali sono i rischi?  “Sono sempre gli stessi: le allergie, il dolore al sito d’inoculazione e la possibile febbre passeggera”.  Però non possiamo sapere prima se qualcuno è allergico a quel tipo di vaccino, vero? “È come quando ci punge un insetto che non abbiamo mai incontrato e, quindi, non sappiamo se siamo allergici. Ma la probabilità che il bambino sia allergico proprio a quel tipo di vaccino e rarissima. I casi di allergie gravi si verificano una volta su milioni di vaccinati. Un eventuale allergia non è diversa dalle altre forme di allergia, quindi può essere affrontata per evitare problemi”.  Quanto costa all’Asl un vaccino? “In questo momento non posso darle una risposta certa, ma so che i costi non sono elevati: si aggira intorno ai 10 euro”.  Quando sarà disponibile il nuovo vaccino? La scuola sta cominciando e anche la battaglia di tanti genitori contro le infezioni ricorrenti.  “A breve dovrebbero arrivare: noi li predisponiamo per fine ottobre. La campagna la cominciamo fra novembre e dicembre, grazie alle nostre condizioni climatiche che ci permettono di iniziare più tardi rispetto ai paesi del Nord. L’anno scorso c’è stato un piccolo ritardo per motivi di approvvigionamento dei vaccini ma, comunque, siamo partiti in tempo”.  ggorgoni@libero.it

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